Sermone: Adorazione

Abbiamo riflettuto nelle ultime settimane sul comportamento della prima comunità cristiana a Gerusalemme. Ci siamo chiesti che cos’è una chiesa? Su che cosa si fonda? Come ci si comporta tra membri di una chiesa?

Vorrei fare ora con voi un passo in avanti e chiederci quale sia il mandato della chiesa. Qual è il compito di quel gruppo che si definisce chiesa? Che cosa dovrebbe succedere in una chiesa?

Un primo mandato di cui leggo nella Bibbia è l’adorazione.

Gesù stesso dice: Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”.  38 Questo è il grande e il primo comandamento. (Matteo 22,37+38) – Chi conosce la Bibbia sa bene che la citazione non finisce così. Ma noi oggi ci fermiamo qui al primo grande comandamento. L’amore per Dio ha il primo posto. Amare Dio è il più grande mandato della chiesa. L’amore per Dio è la base della nostra chiesa. Se non si percepisse questo amore nei nostri culti, sarebbe tutto privo di senso. Se non si percepisse quest’amore nei nostri incontri, essi non sarebbero secondo la volontà di Dio. Se la nostra diaconia, l’aiuto che diamo a persone bisognose non è mossa dall’amore per Dio, non aiuta davvero.

Che cos’è l’adorazione? Se uso la parola “adorazione” insieme con “Dio” mi viene in mente quell’usanza cattolica dell’adorazione dell’ostia. Non è questo che intendo. Forse qualcuno pensa anche a certe chiese pentecostali che parlano tanto di adorazione e intendono dei canti, spesso emozionali, con i quali la comunità dà lode a Dio. – Sui vari stili musicali possiamo discuter, però in fondo non intendo con adorazione un certo stile musicale.

Adorazione è un atteggiamento del cuore, un’impostazione di vita che si dirige verso Dio. Adorazione è ciò che Dio richiede al suo popolo quando dice nel primo comandamento: Io sono il SIGNORE, il tuo Dio (…) Non avere altri dèi oltre a me. (Esodo 20,2+3) Dio vuole essere amato e non vuol essere amato un pochino tra gli altri, ma pretende un amore esclusivo.

Come si mostra quell’amore verso Dio? – Si può adorare Dio con inni e canti, anche con quelli moderni. Si può adorare Dio col suono dell’organo o della chitarra o della batteria. Si può adorare Dio anche nel silenzio. Si può adorare Dio con preghiere spontanee o recitate, con preghiere lette o disegnate. Si può adorare Dio alzando le mani o inginocchiandosi o anche semplicemente rimanendo seduti. Ciò che conta è il cuore. Perché una cosa riunisce tutti questi vari modi di adorare Dio, cioè sono privi di uno scopo. Non si adora Dio per… Forse per questo è talvolta difficile per noi adorare Dio di pieno cuore. Non si conquista niente con l’adorazione, non ci porta a nessun fine e talvolta non sembra neanche logico di investire tanto tempo per la lode di Dio.

Se parliamo di adorazione, mi viene in mente soprattutto un brano biblico che è riportato nel vangelo di Giovanni al capitolo 12

Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania dov’era Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti.  2 Qui gli offrirono una cena; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui.  3 Allora Maria, presa una libbra d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell’olio.  4 Ma Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse:  5 «Perché non si è venduto quest’olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri?»  6 Diceva così, non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro, e, tenendo la borsa, ne portava via quello che vi si metteva dentro.  7 Gesù dunque disse: «Lasciala stare; ella lo ha conservato per il giorno della mia sepoltura.  8 Poiché i poveri li avete sempre con voi; ma me, non mi avete sempre».

Ci viene qui riportato un racconto che sembrerebbe tipico per una chiesa. Gli amici di Gesù sono insieme e ognuno si rapporta con il Signore a modo suo. Marta lavora, si occupa delle cose pratiche. Da noi sarebbe responsabile per il riscaldamento in chiesa e per l’aperitivo dopo il culto e forse anche per la preparazione della Santa Cena. Forse si occuperebbe anche di portare fiori in chiesa e di tenere curati i nostri ambienti. Questi sarebbero i compiti di una Marta oggi. Sono cose importanti. Sono servizi che tante persone possono rendere alla chiesa. Però non è tutto.

Maria ha un atteggiamento molto diverso. Lei non fa niente di sensato o pratico. Al contrario. Lei spreca una libbra d’olio profumato, di nardo puro per ungere i piedi di Gesù. Quell’olio era una sostanza speciale, non viscoso ma più simile al profumo. Costava una fortuna, più o meno il salario annuale di una persona comune. – Maria non ci pensa. Lei adora di poter essere vicino a Gesù. Sente che lui non sarà più per lungo tempo così vicino ed esprime il suo pieno amore con quell’olio che lei dilapida per il suo Signore. – Maria ci mostra che cosa sia adorazione. Voler essere vicini a Dio, fargli del bene senza interrogarsi sul senso più profondo. Godere della presenza di Dio senza pensare se tutto ciò sia utile o adeguato. Questo è adorazione.

È rimasto così fino ad oggi. L’adorazione di Dio non è sempre opportuna, razionale o utile. L’adorazione non ha delle regole che la definiscano. Deve solo essere vera e venire da un cuore pieno di amore.

Gesù dice alla donna samaritana che lo incontra al pozzo: L’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. (Giovanni 4,23) Dio cerca delle persone che lo adorino. Questo mandato vale anche per la nostra chiesa, anzi non è solo un mandato, è il primo comandamento.

Quando Maria ha fatto vedere il suo amore a Gesù è stata criticata. E da parte di chi? Da quello che gestisce le finanze. – Penso che chi gestisce le finanze di un gruppo deve per forza comportarsi così, deve mettere sul tavolo degli argomenti logici come Giuda. Si sarebbero potute fare tante cose buone e sensate con questi soldi. Maria si è invece decisa di fare un gesto folle, perché aveva in testa solo l’amore.

Mi affascina sempre di nuovo in quel racconto che Gesù non agisca logicamente. Non ferma Maria per risparmiare i bei soldi. Gesù accetta invece quella prova d’amore. Lui si gode l’attenzione e accetta il dono – anche se va contro ogni senso della ragione.

Quando parliamo di amore mi piace tanto pensare ai giovani. È bello quando ti raccontano del primo grande amore. Hanno ancora dei sentimenti così forti e hanno l’impressione di dover morire quando non possono raggiungere il loro grande amore. Sarà davvero illogico spendere tanti soldi per un biglietto aereo per poter vedere il partner che fa un anno di studi all’estero, dall’altro lato del mondo. Logico – illogico – non importa. I giovani fanno delle cose illogiche quando si tratta di questioni d’amore perché se non lo fanno muoiono di mal d’amore.

È quell’amore che Gesù sente per noi e che vorrebbe vedere anche in noi. È quella passione con la quale ha amato noi. Quella passione con la quale ha combattuto per noi ed è andato fino alla croce e nella morte. Se questo non è illogico!

La nostra adorazione di Dio si mostra nella nostra vita. L’adorazione non ha a che fare con parole pie o comportamenti da santo. Adorazione è uno stile di vita. La vera adorazione si mostra in uno stile di vita capace di onorare Dio. Si potrebbe anche dire uno stile di vita pieno d’amore quando cerchiamo di vedere il mondo e le persone attorno a noi con gli occhi di Dio.

Questo diventa pratico quando uno si rifiuta di parlare alle spalle dei colleghi, o di snobbare i vicini di casa, o di guardare male i bambini che fanno chiasso. Questo è adorazione pratica. Dio non accetta neanche le piccole truffe nella dichiarazione dei redditi, le copie piratate o il lavoro in nero. Sembra illogico perché lo fanno tutti. L’abbiamo già detto oggi. Dio non è sempre logico.

L’adorazione si mostra in tutta la vita. Paolo scrive nella prima lettera ai Corinzi: Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio. (1Cor 10,31) Tutto, addirittura il mangiare e bere può essere fatto alla gloria di Dio.

Mi auguro che noi possiamo essere una chiesa che adora Dio. Una chiesa che adora essere alla presenza di Dio per farsi cambiare nella propria vita. Mi auguro che saremo in grado di cedere al momento giusto alla logica e di diventare illogici per amore. Mi auguro che possiamo godere la presenza di Dio nella nostra chiesa e nella nostra vita.

Amen

Ulrike Jourdan