Domenica della Trinità

La grazia del Signore Gesù Cristo e l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. (2 lettera ai Corinzi 13,13)

Gesù Cristo: grazia                    Dio: amore                    Spirito Santo: comunione                   … e noi

L’apostolo Paolo conclude la lettera alla comunità di Corinto ricordando la relazione tra Dio e la chiesa, tra Dio e ognuno di noi.
Un rapporto a due: ci piace come protestanti ricordare che Dio si rivolge ad ognuno di noi personalmente e ad ognuno di noi chiede responsabilmente di rispondere alla sua voce. Ma è anche un rapporto multiplo: il Dio trino entra in relazione con una comunità di credenti.

Dire che Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo significa che Dio si manifesta e si fa conoscere nella relazione. Noi siamo singoli ma, nel momento stesso in cui incontriamo Dio, scopriamo di essere sì singoli, ma in relazione tra di noi e con Dio.

Il Dio Padre, Figlio e Spirito Santo non è un Dio isolato e solitario, ma un Dio che si confronta, che si mette in gioco e agisce in prima persona.
È il Dio che per essere se stesso ha bisogno di un “altro”. È il Dio che crea per poter amare le sue creature; che limita se stesso diventando umano per raggiungerle; che offre la sua proposta di vita condividendola con tutti e tutte.
Ognuno e ognuna di noi ha una propria identità fatta di esperienze, capacità, competenze, sensibilità di-verse; ma ognuno e ognuna di noi è parte dell’unica umanità creata da Dio. È in questa umanità che nel confronto (non sempre facile) con gli altri e le altre conosciamo noi stessi, operiamo delle scelte, elaboriamo progetti… Ed è sempre come singoli che fanno parte dell’umanità creata che entriamo in contatto con Dio: Dio ci viene testimoniato, ci viene raccontato, impariamo a conoscerlo e a dialogare, discutere, camminare con lui, come singoli e come comunità di credenti.
Dio è relazione e noi, come sue creature, siamo esseri in relazione.

La domenica della Trinità ricordiamo proprio la volontà di relazione di Dio e il versetto scelto per questo giorno la esprime bene.
L’apostolo Paolo benedice i suoi lettori: “la grazia di Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito siano con tutti voi”.
E in effetti è una benedizione riuscire a sentire la presenza di Dio nelle nostre giornate.
Spesso l’immagine di Dio che ci viene in mente è quella di un anziano signore burbero seduto tra le nuvole che accigliato guarda cosa accade sulla terra… e a volte ci sembra di sentire tutta la pesantezza di questo sguardo indagatore;
a volte abbiamo la sensazione di essere stati abbandonati, soprattutto nei momenti di difficoltà, quando avremmo più bisogno di sostegno;
altre volte ci chiediamo che ruolo abbia Dio nella vita non solo nostra, ma del mondo intero, perché ci sembra veramente che sia lassù, lontano.

L’apostolo in poche parole ci ricorda il fondamento della nostra fede e intercede affinché la benedizione di Dio rimanga con noi, affinché ogni giorno, in ogni situazione, possiamo essere in relazione con lui:
con Dio il Padre, che dona la vita;
con Gesù il Figlio, che condivide la vita che ci è stata donata e la redime senza chiedere niente in cambio, per sola grazia;
con lo Spirito che a Pentecoste afferma di voler restare in comunione con ognuno e ognuna di noi, con l’umanità intera, affinché viviamo insieme la vita che Dio vuole condividere con noi.

È questa la benedizione di cui abbiamo bisogno e che ci viene concessa: il progetto di Dio per noi è una proposta di vita, non solo una teoria, non solo una possibilità, ma una realtà di amore, di condivisione, di speranza; una presenza amorevole e operante, che rende possibile la speranza.

Che la grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano tutti noi.
Amen.

(Past. Daniela Santoro)

Abbiamo un disperato bisogno di te, Dio (J. Laar)
Quando più poteri lottano per il dominio,
e guerra, oppressione e abusi sono il risultato;
quando gruppi di persone si oppongono gli uni agli altri
a causa di ideologia, religione o cultura diverse;
noi abbiamo bisogno di un Dio che sia più grande di noi
e dei nostri interessi personali.

Quando le persone vengono ignorate e svalutate
a causa della situazione economica, della provenienza geografica
o dello stato di salute;
quando compassione e giustizia sono negate ad alcuni e alcune
a causa del genere, dell’orientamento sessuale, di pregiudizi infondati;
abbiamo bisogno di un Salvatore che sia più compassionevole di noi
e che raggiunga e inviti tutti e tutte,
anche le persone che noi escluderemmo.

Quando le risorse sono mal gestite e abusate;
quando la terra e le sue creature vengono distrutti;
quando non riusciamo ad affrontare le sfide che ci si pongono davanti
perché non siamo motivati e manchiamo di creatività;
abbiamo bisogno di uno Spirito più potente e più creativo
di quanto potremo mai essere noi.

Dio,
Padre e Signore della nostra vita e del nostro mondo,
Gesù Cristo, Salvatore compassionevole,
Spirito Santo, che doni forza e coraggio,
abbiamo disperatamente bisogno di te.
Chiamaci, avvicinaci e rimani con noi,
affinché possiamo essere testimoni della vita che offri all’intera umanità,
affinché sappiamo agire con speranza nel mondo che ami così tanto.
Amen.