LA CHIESA EVANGELICA METODISTA DI PADOVA E’ IN FESTA!

DUE NUOVI MEMBRI ENTRANO A FAR PARTE DELLA NOSTRA COMUNITA’ PROPRIO NEL GIORNO DELLA RIFORMA

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Doppia festa domenica 28 Ottobre a partire dalle ore 11.00 per la Chiesa Evangelica Metodista di Padova. Oltre alla tradizionale ricorrenza della Festa della Riforma (come tutti sanno, il ricordo va al 31 Ottobre del 1517 quando Martin Lutero diede il via alla sua riforma della Chiesa) si festeggiavano anche due giovani (45 anni in due, come ben evidenziato dalla Pastora della comunità, Caterina Griffante) che, con la loro Professione di Fede, hanno detto sì ad un altro modo di seguire Cristo.

Si tratta di Alberto Ruggin (a destra nella foto) 25 anni, impiegato commerciale in un’azienda del settore telefonia, residente ad Este (Bassa Padovana) e Federico Tirindelli (a sinistra nella foto) studente all’università di Padova, facoltà di Scienze Politiche con indirizzo Relazioni Internazionali e Diritti Umani, 20 anni, residente a Padova ma nativo di Abano Terme. Entrambi provenienti dalla Chiesa Cattolica ed entrambi iscritti alla F.G.E.I.

Ma perché hanno compiuto questo passo che, in un Veneto dominato largamente dalla cultura cattolica appare veramente “rivoluzionario”?

Glielo abbiamo chiesto.

Alberto: “Ho deciso di aderire alla Chiesa Valdese in seguito ad un percorso personale di studio e di riflessione, al termine del quale ho potuto constatare come una persona, nel 2012, che voglia vivere veramente la propria fede in armonia con la propria affettività, non possa non riconoscersi nel protestantesimo storico. In sostanza, a mio avviso, una persona può vivere, con coerenza, il suo essere omosessuale e cristiano, in una chiesa come quella dove mi accingo ad entrare con gioia. Ho scelto, infine, di entrare come membro valdese in quanto attratto dalla figura e dalla spiritualità di Pietro di Valdo”.

Federico: “Il mio incontro con la realtà valdometodista risale all’inizio del 2010. La ricerca di una chiesa diversa da quella in cui sono cresciuto, vale a dire la Chiesa Cattolica, nasce da una mia adesione, maturata nel tempo attraverso una lettura approfondita della Bibbia, ai principi fondamentali del protestantesimo storico, vale a dire in primis la salvezza per sola Grazia mediante la fede, il “Sola Scriptura”, con contestualizzazione dei testi biblici, “Solus Cristus”, “Soli Deo Gloria”. Facendo delle ricerche in internet ho poi scoperto la comunità metodista di Padova”.

Entrambi sono particolarmente “attivi e promettenti”, non solo sul piano della realizzazione personale (Federico nutre ambizioni relativamente alla carriera diplomatica o del funzionariato internazionale mentre Alberto è il conduttore, presso una radio locale, di un programma su tematiche LGBT) ma anche in vista di un futuro sviluppo della nostra comunità.

Entrambi, infatti, hanno l’intenzione di creare un gruppo giovani nella comunità valdometodista di Padova in collaborazione (siamo ancora in fase di “studio”) con quella battista che ne condivide i locali. Oltre a ciò, nell’estate di quest’anno, hanno agganciato dei contatti con la Chiesa di Svezia (luterana) per dei possibili scambi/gemellaggi futuri, con particolare attenzione alle realtà giovanili delle due chiese. Inoltre, l’estate prossima andranno entrambi in Argentina ed in Uruguay con altri ragazzi della realtà valdometodista/battista per uno scambio con le comunità valdesi del Rio De La Plata, con il proposito di portare a casa degli spunti per arricchire la nostra comunità. Infine, uno dei loro obiettivi principali, è anche quello di divulgare la conoscenza della realtà valdometodista, ancora assai poco conosciuta in Italia, non a scopo di proselitismo ma per far capire che, per chi lo desideri, esistono altre forme possibili di cristianesimo oltre al cattolicesimo.

Torniamo alla giornata di festa, che ha visto la chiesa di Padova stracolma (non capita spesso di vedere i banchi occupati e gente in piedi!) impegnata in un culto assai sentito e partecipato, diretto dalla Pastora Caterina Griffante, allietato dal coro Gospel-Up che si è anche esibito in un mini concerto al termine del rito. E poi … tutti all’agape! Organizzata e gestita dalle appartenenti al gentil sesso della comunità, la giornata si è conclusa con il pranzo nei locali sociali della Chiesa.