Giornata del dialogo ebraico crisitano
Il Consiglio delle Chiese Cristiane di Padova invita all’incontro online:
Il Consiglio delle Chiese Cristiane di Padova invita all’incontro online:
il Consiglio delle Chiese Cristiane di Padova organizza:
Convegno preparatorio alla Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani:
giovedì 13 gennaio, ore 20.45
con la partecipazione di Vittorio Berti, docente di Storia del Cristianesimo presso l’Università di Padova e Giorgia Corò referente del progetto Corridoi Umanitari di Padova della CSD – Diaconia Valdese
Gli incontri dello Studio Biblico Ecumenico si terranno ogni 15 giorni, il giovedì sera alle ore 21.00, nei locali della Chiesa Metodista, Corso Milano 6 – Padova
Gli incontri saranno condotti dalla past. Daniela Santoro e da don Enrico Piccolo.
Primo incontro: giovedì 11 novembre, ore 21.00.
per informazioni: info@chiesametodistapadova.it
Venerdì 28 maggio e sabato 20 maggio 2021 – convegno online
Domenica 4 aprile e domenica 2 maggio (Pasqua ortodossa)
Componenti del Consiglio:
Chiesa Cattolica Romana, Diocesi di Padova, www.diocesipadova.it
Chiesa Evangelica Luterana, Venezia – Abano Terme, www.chiesaluterana.it/comunita/venezia-abano-terme
Chiesa Evangelica Metodista, Padova, www.chiesametodistapadova.it
Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta, www.ortodossia.it
Chiesa Ortodossa Romena, Padova, www.episcopia-italiei.it/index.php/it/parrocchie/95-padova
La Giornata Mondiale di Preghiera è un’iniziativa ecumenica internazionale che ha origine alla fine del 1800 negli USA e si svolge il primo venerdì del mese di marzo o la domenica successiva.
Quest’anno il comitato ecumenico della Giornata Mondiale di Preghiera di Italia e Svizzera italiana ha organizzato una celebrazione online domenica 7 marzo alle ore 15.00 in collaborazione con la Federazione delle Donne Evangeliche in Italia (Fdei), il Segretariato Attività Ecumeniche (Sae), le Clarisse di Lovere e con la partecipazione delle chiese luterane, battiste, metodiste, valdesi, comunità di base, gruppi ecumenici.
La liturgia è stata preparata dalle donne cristiane di Vanuatu, arcipelago del Pacifico meridionale, che hanno scelto come tema “Costruisci su solide fondamenta” (Matteo 7,24-27).
La colletta a livello mondiale sarà destinata a sostenere la Teouma Christian Academy che si occupa di istruzione e opportunità di lavoro per giovani donne delle zone rurali.
L’immagine scelta per la Giornata mondiale di preghiera 2021 è un dipinto di Juliette Pita dal titolo Cyclone Pam II: 13 marzo 2015 e rappresenta una madre in preghiera che protegge il suo bambino dalle onde del ciclone alle loro spalle e una palma che si piega per proteggerli.
https://us02web.zoom.us/j/930691684?pwd=Z1ZkZWZsaTNTMVYydkFPT0VYcG9VUT09
o pagina Facebook di Confronti
Le celebrazioni ecumeniche nella Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani si terranno:
Lunedì 18 gennaio, ore 18,30, Chiesa di San Giuseppe – Padova
Martedì 19 gennaio, ore 20.30, Chiesa SS. Felice e Fortunato – Limena
La celebrazione sarà trasmessa in streaming sul canale YouTube della parrocchia (Parrocchia Limena)
Canale youtube del Consiglio delle Chiese Cristiane di Padova: https://www.youtube.com/channel/UCzBQIW8AWFAZCaz8EIae8OA
Canale YouTube del Consiglio delle Chiese Cristiane di Padova: https://www.youtube.com/channel/UCWU1g4sq_s7DGU4ckkgjNHQ
Canale YouTube del Consiglio delle Chiese Cristiane di Padova: https://www.youtube.com/channel/UCzBQIW8AWFAZCaz8EIae8OA
L’angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà:
“Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore. (Luca 2,10-11)
«Il bambino nella mangiatoia, nella sua vulnerabilità, è un’immagine di fragile speranza, l’inizio di una nuova storia che culminerà nel dono della vita e della salvezza attraverso la morte e risurrezione di Gesù Cristo.
Ci sono state e ci sono oggi tante ragioni per avere paura e per vivere nella disperazione. Nei giorni più difficili della storia, i cristiani hanno ripetutamente trovato consolazione e speranza nella buona notizia di Gesù Cristo che inizia con la nascita del Salvatore a Betlemme. Le celebrazioni del Natale nelle chiese e nelle famiglie quest’anno saranno temperate dall’allontanamento fisico e da altre restrizioni portate dalla nostra preoccupazione di proteggerci a vicenda dal coronavirus.
Le persone piangeranno per i tanti morti in tutto il mondo ed esprimeranno la loro gratitudine per coloro che si prendono cura dei malati con grande dedizione e coraggio. La pandemia ha lacerato ovunque il tessuto sociale, provocando una disoccupazione massiccia e persino carestia, lacerando i nostri legami gli uni con gli altri, rivelando ed esacerbando le disuguaglianze, provocando scompiglio e dissenso e minacciando le istituzioni di buon governo.
Allo stesso tempo, la violenza e la guerra continuano, distruggendo i mezzi di sussistenza delle persone con un numero crescente di rifugiati e migranti e uccidendo così tanti uomini, donne e bambini. Anche in queste circostanze, tuttavia, c’è un suono di angeli nell’aria, che proclamano la nascita di Cristo con grande gioia. Come cristiani, intravediamo in questo singolare evento, la nascita del bambino Gesù in un villaggio desolato ai margini dell’impero romano, i fragili inizi della nostra stessa redenzione. Come persone di fede, sappiamo che nell’incarnazione del Signore, Dio, il Creatore e Sostenitore di tutta la vita, si avvicina a noi, ci ama con compassione, ci libera e ci accompagna.
Come persone di speranza, intravediamo la nascita del “sì” di Gesù Dio alla vita, e la nascita di nuove possibilità, una nuova vita che trionfa sulla morte e sulla disperazione. L’incarnazione è il “sì” decisivo di Dio all’umanità e alla creazione. Nell’incarnazione, Dio si prende cura di noi e ci eleva, rinuncia a sé stesso per identificarsi con noi, diventa umano per renderci simili a Lui per grazia. Questa visione è abbracciata dal tema della prossima assemblea del Consiglio ecumenico delle chiese a Karlsruhe, in Germania: «L’amore di Cristo muove il mondo verso la riconciliazione e l’unità».
Incoraggiato e guidato da questa visione dell’Incarnazione di Cristo, prego per le persone e per la guida delle nostre chiese membro e per tutte le persone con cui condividiamo questo pianeta affinché la paura ceda il posto alla gioia e che quest’anno di tristezza, solitudine e sofferenza possa produrre speranza, coraggio e servizio amorevole per la causa della giustizia e della pace. In un mondo di dolore e di morte, l’evento del Natale ci permette di trovare consolazione, alzare il capo nella speranza e intravedere con profonda fede il trionfo della vita e dell’amore nella nascita di Gesù. Questa è una buona notizia di grande gioia per tutte le persone. E così, nonostante tutto, insieme agli angeli cantiamo attraverso i nostri canti tradizionali: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e pace sulla terra agli uomini che egli ama” (Luca 2:14)».
Rev. Prof. Dr Ioan Sauca
Segretario Generale
Consiglio Ecumenico delle Chiese
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