Nuove indicazioni per culti e attività

La Tavola Valdese scrive alle chiese dopo il decreto governativo del 3 novembre

Scrive la Moderatora:
Di fronte a questo stato di grave necessità, non vengono meno le radici bibliche delle nostre scelte: in particolare quella «intelligenza del cuore, che – con le parole di Salomone – preghiamo il Signore di concedere a piene mani, mentre rinnoviamo un forte appello alla responsabilità, in due fondamentali direzioni: da una parte, per i consigli di chiesa/concistori, la necessità, ma anche la serenità di compiere delle scelte che (ovviamente entro gli spazi di “possibilità” offerti dalle norme vigenti) tengano in adeguato conto il contesto locale, la composizione della comunità, la presenza di persone particolarmente esposte a rischio, le modalità con cui le persone si recano in chiesa, senza il timore di giudizi o la tentazione di entrare in logiche competitive rispetto alle scelte di altre chiese, vicine e lontane. Dall’altra parte, la necessità di vigilare in modo estremamente rigoroso sull’effettivo rispetto delle misure di protezione e distanziamento all’interno dei locali e durante le attività ecclesiastiche (…), ma anche di incoraggiare una più generale autoresponsabilizzazione da parte di tutti, adulti e bambini, in ogni spazio di vita e di relazione anche al di fuori della chiesa, come forma di educazione certamente non avulsa dai compiti di una comunità evangelica.

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