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Democrazia e pratica ecumenica – Giornata teologica “G. Miegge”

Venerdì 19 agosto, ore 11.00-17.00

La Giornata affronterà il tema “Democrazia e pratica ecumenica” e partirà, nell’affrontarlo, dalla pratica vissuta negli organismi ecumenici, aprendo anche un confronto sulle tematiche legate alle grandi istituzioni internazionali e alla “crisi” della democrazia, sulla “Democrazia e il multilateralismo” e sulla “Democrazia e il federalismo”. (dal sito della Fondazione Centro Culturale Valdese).

Sono previsti interventi del pastore Michel Charbonnier, membro del Comitato centrale del Consiglio ecumenico delle Chiese, del pastore Claudio Pasquet, membro del Comitato esecutivo della Comunione mondiale delle Chiese riformate, della prof.ssa Debora Spini (Syracuse University in Florence), di Niccolò Rinaldi (alto funzionario del Parlamento Europeo, dove attualmente è Capo dell’Unità Asia, Australia e Nuova Zelanda), del prof. Fulvio Ferrario, Facoltà valdese di Teologia.

L’incontro sarà in presenza con diretta streaming sulla pagina facebook e sul canale youtube della Fondazione Centro Culturale Valdese.

Vieni Santo Spirito – Celebrazione ecumenica

Domenica 12 giugno, ore 17 – Chiesa Ortodossa Romena, Padova

LUNGA NOTTE DELLE CHIESE

Venerdì 10 giugno – ore 21.00
Chiesa di S. Martino di Monselice

Culto per la Giornata contro l’omotransfobia

Domenica 15 maggio, ore 11

Chiesa Metodista Padova

Consiglio delle Chiese Cristiane di Padova – Messaggio di Pasqua

Messaggio di Pasqua del Consiglio delle Chiese Cristiane di Padova

Insieme per chiedere la pace

Al confine polacco-ucraino, i Presidenti delle chiese europee cattoliche e protestanti chiedono pace

Il pastore Christian Krieger e il cardinale Jean-Claude Hollerich, rispettivamente presidenti della Conferenza delle chiese europee (Kek) e della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece), hanno diffuso uno speciale messaggio pasquale congiunto dal confine tra Polonia e Ucraina. Qui, i due religiosi hanno fatto visita ad alcune strutture che accolgono e sostengono i rifugiati in fuga dall’Ucraina a causa dell’invasione russa iniziata il 24 febbraio 2022.

«Il mistero pasquale di Cristo ci porta nel cuore dell’ingiustizia, della violenza e della sofferenza – scrivono ancora i religiosi – La storia della passione e della morte di Cristo riecheggia nella sofferenza umana e nelle tragedie vissute in molte parti del nostro mondo, non da ultimo dagli ucraini nel loro paese e ovunque li abbiano portati le strade dell’esilio. In Cristo, Dio si unisce alla nostra umanità, assumendo su di sé i nostri limiti e il nostro odio, trasformando i nostri vicoli, la nostra indignazione, i nostri sentimenti di fatalità e disperazione in speranza attraverso la fiducia in Lui. Questa trasformazione avviene nell’essere umano e nel mondo che Dio ama».

Per questa Pasqua, chiedono i presidenti Kek e Comece, «invitiamo tutti a continuare a credere nell’orizzonte che la grazia di Dio, manifestata in Cristo, si apre davanti ai nostri occhi».

In preghiera per la pace in Ucraina

Chiesa aperta per pregare

Oggi pomeriggio, dalle 18.30, il locale di culto della Chiesa Metodista di Padova resterà aperto per accogliere chiunque voglia pregare, riflettere, informarsi sul conflitto in Ucraina.

Musica, articoli di giornale, spunti di preghiera saranno a disposizione di chi entrerà.

Alle 20.00 raggiungeremo il sagrato del Duomo: la Chiesa Cattolica Romana ha invitato le altre chiese cristiane ad unirsi nella preghiera. Hanno aderito: la Comunità Cattolica Ucraina di rito bizantino, le associazioni e aggregazioni cattoliche solitamente impegnate nei percorsi e nella marcia per la pace (Azione cattolica, Agesci, Noi Associazione, Csi, Associazione Papa Giovanni XXIII, Focolarini, Acli, Csi…), la Chiesa Ortodossa Greca, la Chiesa Ortodossa Rumena, la Chiesa Ortodossa Moldava, la Chiesa Metodista.
I Vigili del Fuoco alimenteranno un “braciere di pace”.

in preghiera per la pace in Ucraina

Domenica 27 febbraio, ore 11.00 – Chiesa Metodista di Padova

Il culto di domani ci vedrà riuniti in comunione di fede con le altre chiese cristiane nella preghiera per la pace in Ucraina.
Letture bibliche, preghiere e canti si alterneranno a testimonianze di credenti che stanno vivendo con paura e preoccupazione il continuo aggravarsi della situazione.

Tutte e tutti sono invitati a unirsi nella preghiera comune.

OSARE LA PACE PER FEDE

Comunicato del presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, past. Daniele Garrone

Diciamo no alla guerra, senza se e senza ma.
Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione e il nostro sgomento per quanto sta accadendo in Ucraina e chiediamo a tutti gli attori coinvolti di lavorare subito per la pace – dichiara Daniele Garrone, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia – Siamo vicini alla popolazione e preghiamo affinché si torni sulla strada della diplomazia e della risoluzione negoziale dei conflitti.
L’UE e l’Italia compiano ogni sforzo per la pace. Come chiese evangeliche sosteniamo e sosterremo ogni iniziativa che possa evitare violenze e dolore, nel pieno rispetto del diritto all’autodeterminazione dei popoli e delle persone. Intercediamo perché le chiese cristiane dei paesi coinvolti nel conflitto possano individuare e promuovere vie di riconciliazione oltre i nazionalismi.
Facciamo nostre le parole del teologo luterano Dietrich Bonhoeffer che negli Anni ’30 esortava a “osare la pace per fede”, la fede nel Dio di Gesù Cristo che proclama “beati i costruttori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”.

“Non vi stancate di pregare per noi”

Intervista al pastore Igor Bandura, vicepresidente senior dell’Unione battista dell’Ucraina.

– In Ucraina ci sono più di duemila chiese battiste. Quali notizie arrivano dalle comunità?

«Da settimane tutte le chiese cristiane, anche le ortodosse, le pentecostali, le avventiste si stanno preparando a fronteggiare un possibile conflitto. In particolare, ogni chiesa battista ha elaborato un piano di aiuto alle persone bisognose. Oltre al digiuno e preghiera le chiese hanno pianificato l’azione di aiuto: sono state fatte liste delle persone che potrebbero ritrovarsi in grave necessità; abbiamo fatto una mappa degli approvvigionamenti di acqua nella nostra città in caso venisse sospesa la fornitura idrica; abbiamo conservato del cibo; abbiamo organizzato anche un aiuto medico di primo soccorso. Non appena abbiamo saputo della minaccia dell’attacco, i nostri pastori attraverso le chat comunitarie, hanno invitato le persone a trovare rifugio nei seminterrati dei locali di culto. Sappiamo che molti hanno già dormito ieri notte nei seminterrati e condiviso momenti di fraternità cantando canti, elevando preghiere insieme, e leggendo la Bibbia. La notizia che le chiese stanno offrendo un luogo accogliente e confortevole, in cui trovare riparo si è sparsa, e stanno accorrendo anche persone esterne alle comunità. In una chiesa battista sono arrivati più di 80 adulti con bambini e stiamo organizzando un’ulteriore raccolta di cuscini, coperte, e generi di prima necessità. In verità i nostri locali di culto non hanno la garanzia di essere posti sicuri, ma ciò che la gente sta cercando è un posto in cui si respiri un’atmosfera di pace, dove c’è ascolto aperto e sostegno, che consolano il cuore. La gente ha bisogno di parlare e di essere ascoltata. Da una parte c’è Putin, una macchina da guerra con le sue strategie di morte, e dall’altra ci sono persone semplici che vogliono vedere la gloria di Dio. Ti domandi: chi vincerà? Non so chi vincerà in questo scontro, certo, come uomo spererei che la vittoria fosse degli Ucraini, ma come cristiano attendo che Dio riveli la sua gloria in modo speciale: facendo cadere giù dai troni i potenti ed innalzando le persone umili. Questo è ciò che vorrei vedere nel mio paese. È questa la nostra preghiera, la nostra speranza, ed è questo ciò che ci motiva. Non vi stancate di pregare per noi!».  

– Qual è in questo momento il messaggio che i discepoli di Cristo in Ucraina sono chiamati a dare?

«Il nostro compito è amare Dio, amarci gli uni gli altri, amare la libertà, rimanere uniti, scegliere sempre il bene, essere grati per ciò che abbiamo e condividerlo con generosità con coloro che hanno perso ogni cosa». 

– Quale parola della Scrittura può aiutarvi a combattere la paura?

«Per sconfiggere la paura dobbiamo avvicinarci sempre più alla profonda comprensione del significato dell’amore, perché “nell’amore non c’è paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura” (I Giov. 4, 18). Quando l’amore è presente la paura scompare: più amore significa meno paura. Più amore di Dio sappiamo vivere, coltivare, meno posto ci sarà per ogni tipo di paura».